Estrusione di sesto molare superiore destro dopo estrazione dell’antagonista
a cura di: dr. Michele Caruso

Quando si estrae un dente, per prevenire danni masticatori e dell’ATM causati dalle estrusioni e dislocazioni dentali, occorre sostituirlo in tempi brevi.

Un paziente maschio di 35 anni arriva per la prima volta nel mio studio accusando una dolenzia all’articolazione temporo-mandibolare che compare soprattutto alla mattina al risveglio. La visita, oltre alle valutazioni cliniche generali, mette in evidenza subito una importante interferenza nei movimenti di lateralità causata da una grande estrusione del sesto molare superiore destro. Tale estrusione è la conseguenza dell’estrazione del suo antagonista: il sesto molare inferiore destro, avvenuta alcuni anni prima. Spiego al paziente che l’assenza del molare inferiore, estratto in precedenza e non sostituito per anni, ha causato due danni gravi che sono: 1- l’estrusione del sesto dente superiore che ora nei movimenti di lateralità causa un “inciampo” alla mandibola e che tale interferenza si ripercuote sull’articolazione temporo-mandibolare con conseguente risentimento della stessa; 2- ha provocato l’inclinazione verso il centro della bocca del settimo dente inferiore di destra (mesioinclinazione) che, non avendo più lo stop del vicino sesto molare ormai estratto, sotto l’azione delle forze mesializzanti che si sviluppano a causa del muscolo pterigoideo esterno, ogni volta che si apre la bocca, ha portato a ridurre drasticamente la sua capacità di lavorare con il settimo superiore, suo antagonista, e quindi si è ridotta la sua capacità di triturare il cibo.

La terapia proposta consiste nel recuperare una corretta inclinazione del settimo e nella sostituzione del sesto molare inferiore mancante, dopo aver fatto una coronoplastica del sesto molare superiore estruso, recuperando così una corretta curva di Spee, cioè allineando nuovamente i denti dell’arcata superiore.

Questo caso clinico vuole evidenziare non tanto la fase di recupero protesica, ma soprattutto il danno masticatorio che si produce quando si estrae un dente, specie se si tratta di un sesto molare superiore o inferiore, e non si provvede a sostituirlo con un impianto o un ponte tradizionale.

Estrusione del sesto molare superiore destro avvenuta a causa della perdita del suo antagonista estratto anni prima.
Incastro del sesto molare superiore nello spazio lasciato dal sesto molare inferiore estratto che impedisce un corretto movimento di lateralità della mandibola. Notare l’inclinazione del settimo dente inferiore destro.
La mancanza del sesto dente inferiore, provoca una reazione di difesa(cheratinizzazione) da parte della mucosa gengivale della mandibola che, sotto l’azione traumatizzante del cipo che viene schiacciato dal molare estruso su di essa, la irrita in modo cronico stimolandola ad ispessirsi (ipercheratosi).

dr. Michele Caruso

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