GRANULOMI E ORGANI VITALI
a cura di: dr. Michele Caruso

I granulomi apicali e i danni che possono procurare, a distanza di tempo, ad organi vitali

Quando ci si reca dal dentista, si dovrebbe sempre essere certi che nella propria cartella clinica sia presente una ortopantomografia, cioè una radiografia detta anche “panoramica” che permette di vedere, oltre ai denti, altre strutture come i seni mascellari e i condili mandibolari. Soprattutto permette di vedere se vi sono lesioni a livello osseo generate o meno dai denti.
Tra le lesioni generate dai denti, le più frequenti in assoluto sono le cisti apicali o granulomi apicali che sono la conseguenza di un dente devitalizzato parecchio tempo prima o semplicemente di un dente il cui nervo è “morto”, cioè è andato incontro ad una necrosi spontanea legata, per esempio, ad una carie profonda o ad un trauma. Comunque sia, la presenza dei granulomi è molto spesso scoperta occasionalmente in seguito all’esecuzione di una panoramica poiché nella fase cronica sono lesioni asintomatiche, cioè possono insorgere senza dare alcun segno di sé. Diventano invece sintomatici e possono essere scoperti quando passano dalla fase cronica a quella acuta, cioè quando compare un ascesso.
E’ necessario, come dicevo precedentemente, eseguire una panoramica quando si va dal dentista per la prima volta dopo un lungo periodo di mancati controlli, oppure se si è consapevoli di avere una o più devitalizzazioni ed è trascorso un periodo di 2 o più anni dall’ultima radiografia. Il dentista avrà segnato in cartella quale dente è stato devitalizzato ed in questo caso è sufficiente una lastrina endorale per escludere la presenza della lesione periapicale.
Perché occorre monitorare i denti devitalizzati e, all’occorrenza, trattarli? Il motivo è molto semplice. Finché un dente che ha sviluppato un granuloma è in un organismo che ha un buon stato di salute, le difese immunitarie dell’organismo stesso terranno confinati all’apice del dente la presenza batterica che ne è la causa. Ma quando per i motivi più diversi, anche banali, le difese immunitarie dell’organismo si abbassano, allora è possibile per i batteri che hanno generato il granuloma, passare nel circolo ematico e, specialmente se il paziente presenta delle patologie in altri organi, questi batteri possono andare ad installarsi, trasportati dal torrente ematico, in questi organi alterati creando danni organici a distanza anche molto gravi.
Una situazione particolarmente frequente alla quale si deve prestare attenzione è quella di tutte le persone che presentano un prolasso mitralico o comunque un vizio delle valvole cardiache o, peggio ancora, coloro che hanno avuto un trapianto di valvola cardiaca. A questi pazienti normalmente viene raccomandata una profilassi con antibiotico un’ora prima di qualsiasi azione che comporti sanguinamento (come il detartraggio, piuttosto che per atti del dermatologo o del podologo, o altri ancora quando provocano un sanguinamento). Costoro sono particolarmente soggetti, nel caso in cui vi sia un passaggio di batteri in circolo, che questi si installino sulla valvola cardiaca alterata o sostituita, con conseguente danno organico della stessa.  Ecco che allora un banale granuloma dentale diviene un fatto grave per la salute della persona. In conclusione occorre:

  • Avere nella propria cartella clinica almeno una panoramica.
  • Se si hanno denti devitalizzati, controllare con una radiografia periodica, anche endorale, che non sorgano granulomi.
  • Se si scoprono granulomi, rimuoverli con le tecniche note (vedere articolo sull’argomento), specialmente se si è portatori di vizi cardiaci.

dr. Michele Caruso

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