Endodonzia

  • Cura della polpa dentale

ENDODONZIA o DEVITALIZZAZIONE o CURA CANALARE, sono termini che significano la stessa cosa: svuotare, detergere, sagomare l’interno del dente e sigillarlo con della gomma. Un dente va devitalizzato, oltre che per eventuali problemi protesici (capsule, ponti, ecc.), quando fa male SPONTANEAMENTE, cioè anche senza stimolo termico (caldo/freddo) o pressorio (masticazione). Altrimenti, se è possibile, è molto meglio lasciarlo vivo (devitalizzare significa togliere la vita al dente e si sa che “vivo” è molto meglio di “morto”! ).

DEVITALIZZAZIONI:
COME CAPIRE SE SONO FATTE BENE

  • Per prima cosa occorre che il dentista esegua la devitalizzazione isolando il dente con la DIGA DI GOMMA che permette di attuare la detersione e sterilizzazione dell’interno della radice altrimenti impossibile.
  • Alla fine della cura, se è stata fatta bene, alla radiografia si deve vedere una linea bianca che arriva fino alla fine del dente (apice) e riempie lo spazio che prima era occupato dal nervo.

Occorre che l’apice (la punta) del dente sia perfettamente sigillato. Non serve che il resto del dente sia stato sigillato se non lo è stato l’apice.
Infatti è all’apice che si forma l’infezione che porta alla formazione del GRANULOMA.

Esempio: radiografia di dente con radice curata male.

L’apice è rimasto vuoto dopo la devitalizzazione, cioè il materiale da otturazione (linea bianca) è stato messo solo fino a metà della radice. In questo caso è probabile che si formi un granuloma.

A seguire i risultati di alcuni interventi eseguiti presso i nostri studi.