Rizectomia: valida alternativa all’implantologia e al ponte tradizionale
a cura di: dr. Michele Caruso

Estrazione della radice distale del primo molare inferiore destro con conservazione e protesizzazione della radice mesiale

Arriva nel mio studio un Collega di circa 40 anni con una carie destruente del sesto dente inferiore di destra con ampio interessamento della radice distale. Il dente, già devitalizzato in altra sede una decina di anni prima, presenta una carie del lato distale molto profonda che non consentiva il recupero neppure con un allungamento di corona clinica. La radice mesiale, per quanto non devitalizzata perfettamente, non presentava patologie particolari ed era rimasta abbastanza indenne dalla carie. La biforcazione delle due radici era abbastanza alta da far ipotizzare una rizectomia. Decido di separare la radice distale e di estrarla.

L’apposizione di collageno equino all’interno dell’alveolo vacante e un punto di sutura consentiranno un recupero più rapido e una guarigione migliore. Una volta guarito, ho ricostruito il pilastro della radice mesiale con un perno-moncone fuso. Ho eseguito una preparazione “a finire” e quindi ho protesizzato con una corona in metal-ceramica. Il cantilever distale viene compensato da una superficie di contatto (e non un punto di contatto) con la parete mesiale del settimo molare inferiore destro. Il lavoro l’ho eseguito circa cinque anni fa e il Collega, che vedo frequentemente, mantiene una buona igiene orale e non lamenta alcun fastidio. Ho così rimandato interventi più lunghi, costosi ed invasivi come un ponte tradizionale o l’implantologia.

Estrazione della radice distale dopo separazione. Piccolo lembo a copertura dell’alveolo zeppato con collageno equino.
Posizionamento del perno fuso sulla radice mesiale residua. E’ stata eseguita anche una operazione di allungamento di corona clinica. Infatti si vede il bordo della radice nettamente più esposto rispetto a subito dopo l’estrazione.
Prova della struttura metallica della corona in metal-ceramica ottenuta dopo l’impronta del pilastro ricostruito.
Manufatto finito. La corona è stata posizionata definitivamente sulla radice mesiale.
E’ necessario accettare il compromesso di una corona di un molare che spunta da una radice sola, quindi innaturale…
…ma che così evita al Paziente di sottoporsi a terapie più lunghe e costose come l’implantologia o un ponte tradizionale.
 Rx eseguita richiamando il Paziente in questi giorni per poter presentare il caso. Sono trascorsi circa 5 anni da quando è stato finito il caso e non ci sono disturbi di nessun tipo. L’igiene del paziente è buona.

dr. Michele Caruso

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